“Come un fiume in piena, come l’acqua quando, con una distribuzione sempre equa, occupa gli spazi che incontra prendendone la forma. Mutevolezza ed adattamento, passaggi di stato, Colpi d’ariete, picchi improvvisi, inarrestabili. Siamo il Tevere che grida giustizia.”
L’artista visivo Andreco ha diretto la Parata Tiberina degli Inizi, una performance collettiva, che vuole portare alla luce le tematiche ambientali e climatiche legate al Tevere e agli spazi verdi di Roma. Oggi lancia una chiamata aperta.
La parata ha visto la partecipazione di quasi un centinaio di persone tra performer, musicisti e tecnici. Con Andreco hanno collaborato attori, le voci della cantoria del Teatro dell’Opera di Roma, i musicisti dell’Accademia Nazionale di Santa Cecilia e Demetrio Castellucci ( AKA Black Fanfare ).
Partendo dall’Isola Tiberina e arrivando al Basamento Aventino, passando per Foro Boario, in una giornata senza traffico ed auto, i performer si sono fatti strada tra la folla a passo lento e consapevole, avanzando contromano sul Lungotevere. Portando un’anfora contenente le acque raccolte dalla banchina dell’Isola Tiberina e bandiere raffiguranti parti del tracciato del Tevere, hanno scortato il fiume omaggiando il suo passato, presente e futuro. Una performance artistica, intrinsecamente sociale e politica, che ha voluto prestarsi come occasione di riflessione sul legame dei cittadini di Roma con il Tevere.
La Parata Tiberina degli Inizi ha tratto ispirazione dagli antichi miti romani e preromani, come quello di Tiberino, divinità venerata perchè protettrice del Tevere, e dalle teorie filosofiche legate alla Deep Ecology, che promuovono un passaggio dall’antropocentrismo all’ecocentrismo, fino ad alcune delle più recenti ricerche scientifiche. Tra queste gli studi sulla gestione sostenibile delle risorse idriche, i servizi ecosistemici e le Nature Based Solutions, soluzioni che utilizzano la natura per risolvere problematiche ambientali.
Dopo aver lavorato sui fiumi Gange e Yamuna in India, il Gesso e Lo Stura in Piemonte, negli ultimi anni Andreco si è focalizzato su Aniene e Tevere. Ideatore e fondatore dell’associazione Climate Art Project, è con questa che egli si impegna, insieme ad un gruppo di lavoro multidisciplinare, a portare avanti progetti di arte e scienza sulle tematiche ambientali. L’associazione lancia una chiamata aperta alla città di Roma, alla sua società civile, ai singoli cittadini, per iniziare processi collaborativi e multidisciplinari mirati alla rigenerazione del suo sistema fluviale e delle sue aree verdi. Questi sono elementi cruciali per la vita della città e dei suoi abitanti, fondamentali per le loro capacità di mitigazione delle temperature e dell’effetto isola di calore, per la biodiversità e l’assorbimento della CO2, nonché il miglioramento della qualità dell’aria.
E’ una sfida emozionante che richiede uno sforzo collettivo: Il Tevere e l’Aniene per anni sono stati inquinati e dimenticati, oggi reclamano giustizia.
Berlino, Parigi, Londra, Praga, sopravvivono anche grazie ai loro fiumi. Su Roma vorremmo immaginare insieme corridoi verdi che affiancano i fiumi e restituiscano ai cittadini percorsi riparati dal traffico. Lasciamo libere le aree verdi golenali, favorendo i processi rigenerativi del fiume. Blocchiamo gli scarichi inquinanti. Preveniamo il rischio idraulico. Implementiamo la biodiversità, aumentando la flora autoctona con capacità di rigenerazione delle acque. Favoriamo i processi di fitodepurazione delle acque e il fitorimedio dei terreni ripariali e non. Utilizziamo le pratiche di building with nature e delle nature based solution. Creiamo nuovi spazi verdi e di mobilità sostenibile che si colleghino a vicenda nella città. Diamo spazio a nuovi progetti sociali, artistici e culturali. Il fiume ed i parchi devono diventare spazi di incontro, socializzazione e sperimentazione culturale.
Questi alcuni dei temi che riteniamo importanti per il futuro degli spazi verdi e dei fiumi a Roma. Diverse di queste tematiche non sono nuove al dibattito cittadino, e sono già state menzionate da diversi soggetti della società civile, associativa ed istituzionale, e proprio per questo è arrivato il momento di affrontarle con determinazione e passare ai fatti.
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La parata è stata prodotta dalla Fondazione Romaeuropa in collaborazione con il Teatro dell’Opera di Roma, l’Accademia Nazionale di Santa Cecilia, lo studio Andreco e l’associazione Climate Art Project, per La Festa di Roma 2020 di Roma Capitale.
Alla Parata Tiberina degli Inizi hanno partecipato molti cittadini performer e attori, a cui si deve la riuscita del progetto, tra cui: Ondina Quadri, Laura Bisognin Lorenzoni, Michael Schermi, Emilia Verginelli, Brianda Carreras, Elena Bastoggi, Chiara Caimmi, Cosimo Desii, Viviana Carlet, Francesca Abbado, Mary Lou Gialloreti, Iolanda Tambellini Simone Galli, Lidia Angelini, Maurizio Isidori, Andrea Maffei, Marco Di Donna, Ilaria Macalpin, Isabella Picchi, Aurora Giuliani, Ivo Anzivino, Elisabetta Galgani, Sofia Balossino, Maria Grazia Ponzi, Elisa Natali, Stefania Carvisiglia, Margherita Marra, La Cantoria del Teatro dell’opera, I musicisti dell’Accademia Nazionale di Santa Cecilia. La troupe photo-video: Icaro Lorenzoni, Gian Marco Micheli, Giovanni De Angelis, Giorgio Coen, Valerio Polici, Aron Greco, Mario Vigna, Sara Mignogna, Lorenzo Tomio, Chiara Piccone e molti altri attori, performer e cittadini.
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